
Si sviluppa come arbusto o albero cespuglioso con tronco stretto, e rami spinosi che crescono sin dalla base.
Le foglie sono lanceolate di un verde brillante e i fiori rossi e carnosi sbocciano tra maggio e giugno.
Il frutto è una bacca sferica, la balausta, che presenta numerosi loculi contenenti i semi gelatinosi,rossi e succosi, che matura in autunno.
SEMINA
I semi del Melograno vanno stratificati in sabbia sino alla primavera.
Il semenzaio che accoglierà i semi di melograno dovrà essere composto, per una buona riuscita, di un terzo di sabbia grossa di fiume, un terzo di torba, e un terzo di akadama.
I semi si potranno interrare al caldo tra i 16° e i 20°, almeno a 6 cm di profondità,ed essere innaffiati costantemente affinché l’habitat risulti ben drenato.
E’ necessario che il terriccio abbia il tempo di asciugare tra un’annaffiatura e l’altra quindi fare attenzione ai ristagni che danneggerebbero la riuscita. Fondamentale è garantire il drenaggio prima e dopo la fioritura, e non bagnare i fiori.
GERMINAZIONE
La germinazione dei semi avviene intorno alla terza settimana dopo la semina.
CURE POST GERMINAZIONE
Il Melograno cresce in maniera ottimale in clima mite, ma se posto in zone riparate, sopporta anche climi freddi che comunque non devono scendere sotto i -10°.
Producendo poi, un forte apparato radicale, necessita frequenti rinvasi al massimo ogni 2 anni. L’operazione deve essere eseguita in primavera inoltrata, quando le gemme sono già attive. Il substrato non deve essere acido, meglio se composto dal 70% di akadama, e il restante 30% da sabbia grossolana e terriccio universale.
Al contrario la potatura va effettuata tra ottobre e novembre,prima della ripresa vegetativa.
Visto che alla base della pianta nascono numerosi polloni, questi andranno tagliati per evitare che l’alberello diventi un arbusto e per favorire una vegetazione più ricca. Il Melograno è una pianta che ben si presta alla coltivazione dal seme in stile bonsai.
Il Melograno ha bisogno di essere fertilizzato per lunghi periodi: in aprile e maggio, quindi prima della fioritura, in luglio e in settembre, prima della fruttificazione. Il fertilizzante deve essere ricco in potassio e fosforo, ma povero d’azoto, per questo i migliori fertilizzanti sono i concimi organici a base di semi di colza, farina di pesce e farina di ossa.
I parassiti che colpiscono la pianta sono in particolare la mosca bianca, gli afidi e il ragnetto rosso.